dal Protocollo di Kyoto agli impianti di cogenerazione

energia pulita
Successivamente al protocollo di Kyoto, i grandi della Terra si sono dovuti organizzare per poter garantire la riduzione delle emissioni tossiche in atmosfera derivanti dalla combustione dei materiali fossili, per la produzione di energia elettrica in primis, colpevoli dell’inquinamento attuale del Globo.

Anche l’Europa ha cercato nuove strade percorribili e la cogenerazione è sicuramente tra le più interessanti, con impianti capaci di produrre energia elettrica utilizzando fonti rinnovabili e del tutto naturali.

Come gli altri membri, anche l’Italia crede in detta tecnologia, supportando gli imprenditori e le aziende, che vogliono investire in impianti di cogenerazione, con regolamenti, decreti legge e procedimenti capaci di aiutare lo sviluppo e la diffusione sul territorio di queste centrali di nuova concezione, per non essere più dipendenti dal carbone e dl petrolio.

La cogenerazione potrà dare un contributo notevole al problema ambientale, in quanto le ridotte emissioni di combustibili naturali, il rispetto delle più rigorose normative a riguardo, porteranno benefici energetici con conseguente minor inquinamento atmosferico. 

La cogenerazione è allo stato attuale una delle tecnologie più efficienti per un uso razionale, è una soluzione impiantistica finalizzata ad aumentare l’efficienza dei processi di produzione energetica grazie alla generazione simultanea produzione di energia elettrica e calore partendo da una singola fonte di energia primaria (nel nostro caso olio vegetale).

Rispetto alle grandi centrali elettriche, la cogenerazione per sua natura si realizza mediante impianti di dimensioni più ridotte.

In altre parole si tratta di impianti per la produzione modulabile di energia elettrica e calore (acqua calda, vapore, etc.) in grado di soddisfare la richiesta di piccoli Comuni, aree urbane e/o grandi strutture (alberghi, industrie, ospedali, centri commerciali, etc.).

Gli impianti di cogenerazione sono impiegati con successo nei settori industriali e civili da parecchi anni in quanto garantiscono: sicurezza dell’approvvigionamento energetico, risparmio di energia, riduzione delle perdite di cambio di tensione e trasporto in rete, contenimento delle emissioni di gas serra e altri gas inquinanti; la cogenerazione permette quindi benefici economici, maggiore competitività aziendale, immagine aziendale nel rispetto dell'ambiente.

Tuttavia la combustione nella cogenerazione se alimentata con fonti primarie fossili non elimina totalmente le conseguenze inquinanti perchè come una qualsiasi centrale elettrica produce emissioni di monossido di carbonio, di ossidi di azoto e di particolato.

L'aspetto inquinante si riduce notevolmente, al di sotto dei parametri di legge mediante l'uso di prodotti di origine vegetale/animale e di biocombustibili (ad esempio biodiesel), permettendo risparmi fino al 80% nell'utilizzo delle fonti primarie di energia (gasmetano, gasolio, etc) e mediante l’uso di tecnologia altamente efficiente che brucia gli olii al 100%.

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