Emissioni impianto di cogenerazione

I fumi provenienti dalla combustione del motore endotermico transitano in un silenziatore. All’uscita dello scambiatore i fumi vengono scaricati in atmosfera per mezzo di un camino.

Un by-pass permette la marcia del motore anche in caso di indisponibilità dello scambiatore.

La selezione del motore è stata effettuata individuando un costruttore che garantisse un elevato rendimento unitamente ad una bassa concentrazione di inquinanti NOx, CO e particolato prodotti durante la combustione.

La concentrazione attesa degli inquinanti all’uscita dello scambiatore è determinata in:
  • Ossido Di Carbonio CO < 300 mg/Mc
  • Polveri < 20 mg/Mc
  • Ossidi D’azoto dopo il catalizzatore SCR Nox < 1000 mg/Mc
  • Ossidi D’azoto dopo il catalizzatore di Ossidazione Nox < 300 mg/Mc
  • Flusso in volume dei gas di scarico 5125 Mc/Nh
  • Flusso in massa del gas di scarico secco 2345 Kg/H
  • Temperatura gas di scarico senza scambiatore di calore 490° C
  • Temperatura del gas di scarico dopo scambiatore di calore 140° C
  • Quantità dell’aria di combustione 1945 mc/H
Visto quanto specificato nel D.Lgs. 3 aprile 2006, n. 152 recante “norme in materia ambientale” e successivi aggiornamenti, si può affermare che l’impianto di cogenerazione costituito da un motore alimentato ad olio vegetale da 300 kWe, è compatibile con i valori richiesti.

Va inoltre specificato che, in riferimento all’impatto ambientale, un altro elemento di fondamentale importanza è la riduzione delle emissioni in atmosfera della CO2 (anidride carbonica o biossido di carbonio).

Come è noto il Protocollo di Kyoto ha imposto la riduzione dei gas ad effetto serra, il principale dei quali è la CO2.

Qualsiasi combustione, compresa quella endotermica, emette in atmosfera CO2.

Utilizzando un combustibile di origine fossile (es.: gasolio), si avrà un aumento della CO2 data da tutto il combustibile consumato; impiegando una qualsiasi biomassa di tipo vegetale (es: olio di girasole, olio di palma, olio di colza, ecc.), la CO2 emessa corrisponde al medesimo quantitativo sottratto all’atmosfera dalla biomassa in fase di crescita, attraverso la fotosintesi clorofilliana.

Pertanto, a parità di potenza, non viene aggiunta nuova CO2 in atmosfera: il quantitativo di anidride carbonica evitata, rispetto all’uso di combustibili fossili, è calcolabile in:

Z = (0,67 x E + 0,25 T)

dove:

Z = quantità di CO2 evitata

E = energia elettrica prodotta in kWh/anno 

T = energia termica prodotta.

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